L’Agenzia delle Entrate gli intima il pagamento dell’Irpef, dell’Irap e dell’IVA inevase, per un totale di 213 mila euro, ma nel frattempo il debito è ormai prescritto. Protagonista un imprenditore albenganese, 48 anni, che si è visto cancellare il proprio conto aperto con il fisco dalla Corte di Giustizia Tributaria di Savona
Savona: debito Irpef – Irap e IVA prescritto, imprenditore prosciolto
Nel dettaglio, la contestata evasione si riferiva agli anni a partire dal 2002 mentre l’intimazione dell’Agenzia delle Entrate è datata 2 novembre 2021.
Il legale dell’imprenditore, l’avvocato Enrico T. Panero del foro di Imperia, con il supporto dello Studio Gandolfo, nel ricorso presentato alla Corte di Giustizia Tributaria, ha sottolineato come alcun atto interruttivo sia stato compiuto dall’Agenzia delle Entrate fino alla notifica dell’intimazione di pagamento, motivo per cui “appare evidente e incontestabile l’intervenuta prescrizione sia del credito relativo all’imposta IRPEF – IRAP e IVA addizionale comunale e addizionale regionale), sia del credito relativo alle sanzioni, sia, infine, al credito relativo agli interessi”.
Una tesi, quella dell’avvocato, accolta dalla Corte di Giustizia Tributaria di Savona che, con la sentenza n° 24/2023 depositata il 14 febbraio 2023, ha riconosciuto la intervenuta prescrizione quinquennale delle imposte attivate tramite le cartelle impugnate.